100km del Passatore

Da piccolo mi dicevano: "Vedrai che la tua testa dura ti causerà un sacco di guai!!!"

...mannaggia a me quanto avevano ragione, però sicuramente questa mia "peculiarità" è stato un fattore determinante per concludere la mia prima 100 KM DEL PASSATORE.

100 km sono tanti di per sé, ma l'avventura è iniziato molti mesi prima, dalla decisione di iscriversi ( ringrazio coloro che mi hanno consigliato, e non motivato senza logica, o demotivato a prescindere). Nei km di preparazione ho cercato di aggiungere nei week end un po’ di quantità alla qualità fatta in settimana ( avrei potuto preparala meglio??? SICURAMENTE!!! infatti alla prossima mi preparerò meglio per soffrire meglio )...ahahahah.
Dopo di che arriviamo al week end della gara. Arrivo a Firenze verso le 11 e ad accogliermi c'è un caldo estivo, faccio le mie considerazione a riguardo ( mi autocensuro), e dopo aver ritirato il pettorale inizio le operazioni di rito che mi portano alla partenza. Ore 15 partiamo da Piazza della Signoria in Firenze e,con una certa leggerezza, anzi quasi come se lo sparo fosse stato una sorta di liberazione, con direzione...e chi lo sa??? Primi 35 km fatti in leggera salita,passando tra i paesi che circondano dall'alto dei colli fiorentini, direzione Borgo San Lorenzo, sotto un sole battente, ma tutto sommato con facilità. Inizio ad avere un primo cenno di crisi con l'avvicinarmi alla salita che mi porterà al Passo della Colla ( circa 800mt d.a.), ma non mi faccio prendere dal panico, la gestisco ( camminando e correndo) fino ad arrivare al 48 km.

Eccomi arrivato al Passo, dove c'è la zona cambio abiti  ( la discesa e l'arrivo della notte si faranno sentire), e dove inizia veramente la mia gara ( ora sì che inizia il salto nel buio, da una maratona a una 100 km, ora non si scherza più). Mi aspettano 15 km circa di discesa, dove la tecnica è fondamentale, dove sicuramente puoi recuperare qualcosa dalla fatica fatta nella prima parte, se fatta con testa. Scendo bene finché la strada non spiana e per un po’ riesco a tenere un buon passo, ma a un certo punto si spegne la luce e iniziano 25 km di sofferenza. Inizio ad accusare la fame, mangio qualcosa, ma non esagero per non avere problemi gastrointestinali, e volere o volare arriva la stanchezza. L'ultima parte è quella dove sicuramente cammino tanto, ma non mi fermo MAI.


La domanda potrebbe sorgere spontanea... ma non hai mai avuto la voglia di ritirarti?Si, a circa 30 km dalla fine, però ammetto che è stato un pensiero passeggero, e che la formula:" Dai Luigi, un km alla volta ce la facciamo..." ha funzionato. La notte, il freddo e la stanchezza corrono/camminano insieme a te, e per far si che non ti pervadano  cerchi una spinta morale che ti dia forza ( forse più per lo spirito) , e la mia è stato vedere il cartello di passaggio dalla provincia di Firenze a quella di Ravenna.  Inizio a intravedere i primi cartelli che indicano Faenza sempre più vicina, e questo mi dà la giusta carica per iniziare a corre e non fermarmi più fino all'arrivo.


Certo all'arrivo di Re Giorgio la città sarà stata più viva e la piazza più calorosa, ma alle 02:41 del mattino non si poteva pretendere un arrivo in mezzo alla folla festante. Taglio il traguardo, termino la mia prima 100KM DEL PASSATORE.
All'arrivo non riesco a godere fino in fondo dell'impresa ( stanchezza, fame, le luci abbaglianti della piazza dopo aver corso diverse ore al buio...), mi servirà del tempo, e forse tutt'ora non ho bene un quadro generale di quello che ho combinato.
Arriviamo alle conclusioni. In 100km ho vissuto le più svariate sensazioni, dalle più belle a le più brutte, ma tutte mi hanno lasciato qualcosa, qualcosa che dovrò immagazzinare e di cui fare tesoro. E' stata una bella esperienza, che rifarò ( non a breve ).


Gigio