Maratona 2.0

Grazie, per avermi dato la possibilità d realizzare un sogno, 

ma e poi mai avrei pensato che dopo neanche due anni al mio arrivo in questa Società avrei potuto disputare una competizione come la Maratona. 

Siamo a Milano è l’8 aprile e si da il via alla Milano Marathon 2018. Ho tanti pensieri ed emozioni da raccontare e voglio partire dalla prima, vissuta pochi minuti dopo la partenza, quando al 5°km ho visto mio figlio e mio marito in piedi su un muretto che mi applaudivano. Loro hanno vissuto in casa tutte le fasi della mia preparazione per poter disputare questa gara.

Si, perché questa gara va preparata, questo mi hanno sempre ricordato i miei compagni più esperti. Ho iniziato circa tre mesi fa, seguendo le tabelle mensili preparate dalla Società, con l’aiuto del Coach Stefano e di tante fantastiche  persone che il gruppo Master della Virtus Senago può vantare , mi sono impegnata con la giusta motivazione di una principiante e penso di averla preparata bene.

Ho trovato tanta disponibilità da parte di tutto il gruppo, chi mi ha accompagnato nelle uscite esterne in un inverno che sembrava non finire mai; chi mi ha aiutato con suggerimenti che aiutano un sacco quando la fatica ti assale; parole e sorrisi che hanno fatto scattare in me la convinzione che potevo arrivare fino in fondo. 

Un grazie speciale va a Gabriele, che ha creduto in me fin dall’inizio e che, con la sua pazienza ed esperienza mi ha spinto, tirato ed aiutato tantissimo.

La gara è stata impegnativa ma l’ho vissuta bene, sono partita con il sorriso ed ho incontrato poche difficoltà, ma una cosa la posso confermare i km da percorrere sono effettivamente tanti e con il loro trascorrere sempre più lunghi.

La mia paura psicologica era la ad aspettarmi al muro dei 32° Km, perché, chi ha fatto questa gara,  mi aveva detto che era lì che iniziava la mia Maratona. 31°, 32° 33°… muro superato alla grande.

Durante i miei primi 42 chilometri di emozioni ne ho vissute tante: i maratoneti che si incitavano a vicenda, gli spettatori che increduli lasciavano sfilare questa moltitudine di runners dei quali anch’io facevo parte, ma soprattutto c’era l’incitamento dei virtusiani che aspettavano il loro cambio per la staffetta della solidarietà che si corre in contemporanea con la Maratona.

Al 40° km ho sentito l’incitamento animato di Luca, un veterano Virtus, che è stato super carino perché non ha corso quindi è venuto ad applaudire ed incitare i compagni che disputavano la gara; questo è lo spirito della Virtus.

Al 41°km la mia prima lacrimuccia, un gruppo di amici Virtus, Teresa, Silvano, Gianluca con i loro figli, mi hanno dato la carica per l’utimo km.

Al cartello dei 350 mt quando il rumore del pubblico si fa più intenso e la strada comincia a scendere, scatta la molla e sale l’adrenalina per alzare il ritmo e arrivare sino alla fine. L’emozione è diventata indescrivibile quando sono passata sotto l’arco grigio dell’arrivo, “ce l’ho fatta!” avevo finito la mia Maratona; i miei primi 42km chiusi in 4.03 senza mai fermarsi.

Ultima emozione, l’ho vissuta subito dopo, quando dopo il traguardo  ho visto Alessandro, anche lui alla sua prima Maratona, ci siamo abbracciati e siamo scoppiati a piangere di gioia; l’impresa per entrambi era riuscita.

E’ stata un’esperienza che non potrò mai dimenticare e che consiglio,  a chi non l’ha ancora fatta,  di pensarci perché l’impegno è grande ma la felicità lo è molto di più.

Che dire, faccio parte di una bellissima Società fatta da tante persone meravigliose, umane, disponibili e divertenti. 

Grazie ancora di cuore a tutti.

Angela