Il mio primo triathlon

Tutto cominciava per scherzo!!! A Settembre ho voluto provare questa  nuova avventura, iscrivermi al meraviglioso team  Virtus triathlon, pur sapendo di avere dei limiti con la bici da strada . Acquisto una Mountain bike pensando di cominciare con molta calma e preparando il mio corpo ad abituarsi a questo nuovo sport. Passa l'inverno ,ma è ora di decidere che fare , bici da corsa si oppure attendere ancora? Mi faccio coraggio e trovo un occasione online su un usato molto modesto , la mia priorità era mettermi in sella, non sapendo neanche come salire su una bici da  strada, un po la temevo!!Infatti è rimasta in cantina due mesi prima che mi decidessi di saltarci su.

Il passaggio era compiuto e la mia mente si stava già abituando all'idea . Grazie a qualche consiglio raccolto qua e la ero riuscito a vincere  la paura  acquisendo quella sicurezza che mi mancava. Si comincia a fare sul serio, uscite domenicali da 100km con 1200 m di dislivello. Cominciano i combinati ! Prima corsa e bici, poi ogni tanto corsa e nuoto.Comincio gradualmente a percepire buone sensazioni da tutto questo. 

Stefano ( il Coach) propone l'iscrizione all'Olimpico di Caldaro ( BZ) già fatto da lui in passato. Lui si iscrive, io ci penso, ma in fondo sono già convinto, devo solo aspettare che la Regione decida di lasciarci liberi di muoverci così da poter portare con me la mia famiglia. Zona gialla, iscrizione effettuata!!!

8 Maggio 2021, finalmente il giorno dell'esordio. Sono un pò agitato e chi non lo sarebbe, ma non sono solo. Il Coach  mi da le ultime dritte su come posizionare tutto l'occorrente in zona cambio, mi spiega il percorso, anzi la mattina mi  propone di fare la parte di bici. Ma si cosa volete che siano 13,3km in più !  Un po' ero scettico su questo passaggio ma percorrere con calma la strada con i suoi saliscendi, testarne i rapporti da usare mi è servito molto. Solo ora mi resi conto di cosa sarei andato ad affrontare e in quale contesto. Il panorama è a dir poco fantastico per non parlare poi di quel meraviglioso lago contornato da vigneti e meleti. Infiliamo la muta prendiamo confidenza con l'acqua nuotandoci dentro per 10 minuti ad una temperatura di 17 gradi.Sto bene. Comincia ad alzarsi il vento e il lago ad incresparsi penso che la sua spinta potrebbe aiutarmi in bici quando affronterò la salita più impegnativa per tre volte,ma nel lago invece sarà più dura con le onde. Pronti, via è iniziata!! Mi tuffo , prendo subito confidenza con l'acqua e punto la prima boa la passo e girandole intorno mi ritrovo le onde frontali ma con una buona preparazione nel nuoto riesco a respirare bene. Torno a riva per poi rituffarmi per l'ultimo pezzo. Esco dall'acqua e mi dirigo in zona cambio c'è una distanza di circa 400 m da fare e mentre mi sfilo la muta il mio pensiero è già sul tratto di bici. Parto e subito la prima salita, la più dura che dovrò ripetere per tre volte , la prendo leggera senza pensare al tempo, voglio proprio godermi  il panorama e l'atmosfera. Arrivo in cima e poi  via in discesa  a tutta velocità ma ecco che ora si sente il vento lateralmente e nel tratto dove avrei potuto tirare di più ce l'ho addirittura frontale, stringo i denti e cerco di concludere questi 40 km. Cambio scarpe e via di corsa in mezzo ai vigneti con delle salite e discese che ti spezzano le gambe. 

Finisco il primo giro, nel secondo incontro Stefano che stava concludendo la gara  ci diamo una stretta di mano e concludo anche io il mio terzo giro ma soprattutto è finita, c'è l'ho fatta ora sono un triatleta.

Miki